IL MAGNIIFICO E IL VICARIO

G19ACCADDE OGGI IN VALLASSINA 19 GENNAIO 1715

(copyright Paolo Ceruti)

L’abate del Monastero Maggiore di Sant’Ambrogio di Milano con propria grida stabilisce che i Consiglieri (Deputati) entranti, simili agli attuali assessori, delle Comuni di Civenna  e Limonta, nominati da quelli uscenti e dai due che restano in carica, debbano avere la conferma da parte della Vicinanza  per evitare abusi. Il governo abaziale è così articolato sotto l’Abate: un Vicario (monaco) residente in paese, responsabile per gli affari ecclesiastici e sorvegliante di quelli civili; Podestà o Pretore (Anche Commissario) con titolo di “Magnifico”, capo dell’amministrazione civile, non percepisce indennità ma una percentuale per cause superiori alle 10 lire (nel 1725). Viene scelto dall’abate tra i comunisti ma dal 1416 questi pretendono di eleggerlo cercando ( non sempre ottenendo l’avallo abaziale. Consente alle convocazioni delle Vicinanze e le dirige. Giudica, salvo casi speciali riservati a un delegato dall’abate, commina multe e registra gli atti un libro detto “Dei criminali”. Verifica pesi e misure, esamina i conti della Comune ed  i libri dell’Estimo. Utilizza bargello e fanti (la polizia) provenienti da Bellagio o Lecco. Lo aiuta un Luogotenente , scelto tra i comunisti con funzione di segretario.Un altro “officiale” è il Fiscale  detto anche  “Giudice delle vettovaglie e delle strade”, nominato dall’abate tra i non comunisti, con patente di durata triennale, esercita la sua attività sia a Civenna che a Limonta. Oltre a esigere le multe e confiscare i beni provvede all’approvvigionamento per l’intero feudo e alla cura delle strade. L’Attuario è invece un notaio governativo che “tiene banca” ogni primo giovedì del mese. I comunisti per l’Amministrazione comunale nominano 2 Sindaci e 4 Consiglieri, un Console, un Camparo, un intendente dei confini, 4 custodi dei confini feudali, 2 pastori (uno per i bovini e l’altro per gli ovini) e una guardetta. Le cariche sono tra loro cumulabili.

(Il vecchio Municpio di Civenna, nello stesso,luogo secondo alcune fonti sorgeva il Pretorio)

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Written by Paolo Ceruti

Paolo Ceruti, milanese di nascita, risiede a Magreglio da molti anni. Formatosi come giornalista, da sempre impegnato per la nascita di un Europa federale, sviluppa un’intensa attività amministrativa a livello zonale (Presidente della Comunità Montana Triangolo Lariano) e locale (Sindaco di Magreglio). Sua è, inoltre, l’iniziativa di un referendum regionale promossso dai Comuni per l’acqua pubblica. Tutto questo senza mai dimenticare la sua passione per la storia e la difesa delle lingue e delle culture locali, senza pregiudizi e discriminazioni.. Promuove e partecipa a organizzare il primo Convegno sui “Dialetti della Lombardia e del Canton Ticino” (1979) e propone per primo, in Lombardia, di affiancare al toponimo italiano quello originario. Nel 1982 Magreglio è il primo Comune lombardo con doppia toponomastica. Sempre sua l’idea di promuovere il turismo dei piccolo Comuni lombardi, riunendoli in un’associazione. Ha scritto: “La Vallassina nei binari del tempo” (1989), “Se vuoi veder Magreglio” (2008) e “Cinque palle, una nello stomaco” (2011). Ha raccolto e scritto le note per “Albert Rausch - Henry Benrath - un’altra vita” (2000), curandone la pubblicazione bilingue italiano e tedesco, e per “El mé Magrèj” (2005). Ha in preparazione: “Un fantasma al paese del passo” (raccolta di novelle), “I Fit-Fucc di Canzo, messaggeri del folklore” ( in appendice il diario di viaggio in Polonia, Unione Sovietica e Georgia nel 1991 nei giorni del colpo di Stato contro Gorbaciov), “L’Asinario” , dizionario della lingua Asinina (voci raccolte nel comasco, in Brianza e in Vallassina) e “Agenda della Vallassina” ( un avvenimento per ogni giorno dell’anno, utilizzando il material raccolto per i post di Vallassina.com).

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